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Dimensioni vano ascensore: la normativa

La realizzazione e l’installazione di impianti di sollevamento sono soggette a vincoli e disposizioni precise. Ogni aspetto rilevante è descritto nella normativa in vigore in materia di sicurezza e accessibilità. Le prescrizioni riguardano anche le dimensioni del vano dell’ascensore: stabiliscono un’ampiezza minima per la larghezza della porta e della cabina.

Leader nel settore dei sistemi di mobilità verticale, Millepiani Elevators ha predisposto una breve guida per orientarsi tra leggi e decreti che regolano la progettazione degli ascensori. L’obiettivo dell’essenziale vademecum è aiutare i clienti nella scelta dell’impianto di elevazione più adatto al proprio stabile e alla destinazione d’uso e in completa osservanza della normativa vigente.

Vano ascensore: normativa sul dimensionamento

Per quanto concerne il vano ascensore, la normativa prescrive l’osservanza di misure standard definite, differenziate in base al contesto in cui l’elevatore viene installato. A seconda della destinazione d’uso, infatti, le dimensioni del vano ascensore variano: ci sono disposizioni precise per elevatori situati in edifici di nuova o vecchia costruzione, a uso residenziale, privato o pubblico. Con l’aiuto di personale tecnico adeguatamente formato e costantemente aggiornato sulle norme, come quello di Millepiani Elevators, è possibile progettare un ascensore a regola d’arte: il suo dimensionamento viene stabilito in base alle caratteristiche della struttura dell’edificio e alle possibilità consentite dalla legge.

Leggi sulle dimensioni del vano ascensore

Attualmente, tre testi normativi regolano le dimensioni del vano ascensore in relazione all’accessibilità e all’eliminazione delle barriere architettoniche:

Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236: prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503: regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
Regione Lombardia, n. 6 – 20.02.89: norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione.

Le dimensioni del vano dell’ascensore

Al fine di garantire l’accesso ai piani e la mobilità anche alle persone che hanno difficoltà nella deambulazione, sono definite precise regole su dimensioni della cabina, illuminazione e larghezza della porta.

Secondo il DM 236, che stabilisce il dimensionamento degli ascensori per le nuove costruzioni, il vano degli ascensori a uso residenziale deve avere dimensioni minime di 950×1300 mm, mentre per quelli non residenziali 1100×1400 mm. In entrambi i casi, la luce netta minima è fissata a 800 mm. In caso di adeguamento o ristrutturazione di un vecchio stabile, il decreto ministeriale prevede 800×1200 mm per la dimensione del vano ascensore e 750 mm per la luce delle porte.

Che cosa si intende per “luce netta”

Come per serramenti e porte, quando si parla di “luce netta” si intende l’ampiezza dell’area che affaccia verso l’esterno quando viene aperta la porta. È, quindi, la misura della larghezza della parte dell’elevatore attraverso cui si entra ed esce. Si tratta, in buona sostanza, del lato corto del rettangolo che generalmente dà su un pianerottolo, oppure direttamente in un ambiente domestico, in una grande villa privata. In un edificio pubblico, o comunque non residenziale, l’affaccio può essere altrettanto diretto nell’introdurre in uno spazio rappresentativo o funzionale.

Dimensioni di un ascensore pubblico e norme in Lombardia

Per gli edifici pubblici, il DPR 503 prescrive dimensioni minime per la cabina dell’ascensore di 1400×1500 mm e 900 mm per la luce netta delle porte. In aggiunta a queste normative, la L. 6 Regione Lombardia regolamenta le misure per gli edifici privati, stabilendo 950×1300 mm per le dimensioni del vano ascensore e 850 mm per la luce delle porte, mentre per quelli pubblici fissa 1400×1500 mm per la cabina e 900 mm per la luce delle porte.

Le misure degli ascensori per esterni

Anche la determinazione delle misure degli ascensori per esterni è in funzione della destinazione d’uso dell’edificio in cui si prevede di inserire l’impianto. Si fa, dunque, la solita distinzione tra stabili residenziali e stabili non residenziali e il dimensionamento minimo non cambia rispetto a quello degli impianti interni.

Ricapitolando, nei due casi, le dimensioni minime da rispettare sono le seguenti:

in un edificio destinato alla funzione abitativa, la cabina dell’ascensore deve avere come minimo una profondità di 1400 mm e una larghezza di 1100 mm;
nelle costruzioni non residenziali, invece, le misure minime per assicurare la mobilità anche alle persone con limitazioni motorie sono 1300 mm per 950 mm.

In entrambe le eventualità, la superficie libera di pavimento antistante alla cabina deve essere di 1500 per 1500 mm.

Un esempio: le misure minime per un ascensore da sei persone
Per garantire un trasporto sicuro e confortevole, un ascensore con capienza di sei persone deve rispettare le misure minime stabilite dalle normative. Dunque, con una larghezza minima di 1100 mm e una profondità di 1400 mm, la superficie interna è di circa 1,54 m²: sono 0,25 m² a testa, quando l’ascensore è pieno, con sei persone a bordo. Non è proprio uno spazio comodo da spaparanzarsi per un pisolino, ma queste dimensioni permettono un’adeguata distribuzione del peso. Inoltre, facilitano l’accesso anche a persone con mobilità ridotta.

Anche nel caso di una piattaforma per sei persone, la luce netta della porta deve essere di almeno 800 mm, in conformità alle normative vigenti. Oltre alle dimensioni, è essenziale che l’ascensore sia dotato di un motore adeguato per sostenere il peso massimo consentito, che si aggira intorno ai 450 kg per un modello standard del genere.

Come scegliere un ascensore con il minimo ingombro
In contesti in cui lo spazio è limitato, come palazzi storici o piccoli condomini, la scelta di un ascensore con il minimo ingombro è obbligata. Le soluzioni più adatte sono gli ascensori compatti, che riducono la necessità di un ampio vano corsa e possono essere installati in spazi ridotti. Un’opzione interessante è rappresentata dall’ascensore senza locale macchine, che permette di risparmiare spazio eliminando la necessità di un vano tecnico separato. In alternativa, gli ascensori panoramici esterni con struttura in vetro possono integrarsi armoniosamente con gli stili architettonici senza ingombri interni, garantendo un impatto estetico minimo.

Dimensioni vano ascensore: norme antincendio

Alle normative sopra elencate, si aggiungono le prescrizioni del DM 15 settembre 2005: quest’ultimo dispositivo approva la regola tecnica di prevenzione degli incendi per i vani di impianti situati in attività soggette ai controlli di prevenzione incendio.

Per consultare le proposte di Millepiani Elevators, richiedere ulteriori informazioni o ricevere una consulenza per la progettazione di un ascensore su misura nel rispetto della normativa vigente, ecco due ottime possibilità: