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Dimensioni ascensore: consigli per comprendere meglio le differenze

Agevolazioni e normativa, Ascensori, In evidenza, Modernizzazione

Quali sono le giuste dimensioni dell’ascensore? Nella scelta dell’impianto di mobilità verticale più adatto a un edificio, le misure rappresentano un fondamentale elemento di valutazione. Vanno adeguatamente ponderate con la dovuta consapevolezza di tutti i fattori in gioco. Richiedono, infatti, la condivisione dei dettagli che caratterizzano il contesto con personale esperto.

Proprio per questo motivo, i consulenti di Millepiani Elevators sono a completa disposizione. Il loro obiettivo è approntare le migliori soluzioni personalizzate idonee a soddisfare qualsiasi esigenza, nel rispetto dei requisiti di legge e delle preferenze dell’utenza utilizzatrice.

Perché le dimensioni dell’ascensore sono così importanti

Nella quotidianità ciascuno fa i conti con limiti di spazio e tempo. I limiti di spazio sono particolarmente importanti quando si tratta delle misure delle porte di un ascensore e della cabina che si muove tra un piano e l’altro di un palazzo. È l’incredibile banalità della materia, finita ma inevitabilmente pesante e voluminosa. L’importanza delle dimensioni di una piattaforma elevatrice deriva dalla volontà condivisa di assicurare a tutti la massima accessibilità nei contesti residenziali, pubblici, commerciali e lavorativi. Un ascensore troppo angusto non potrebbe essere utilizzato da chi si muove grazie ad ausili come, per esempio, la sedia a rotelle.

Barriere architettoniche e ascensori: la solidarietà condominiale

Il legislatore in Italia è intervenuto sul tema delle barriere architettoniche e degli ascensori che le eliminano in due modi: con la le legge n. 13 del 1989, che affronta il tema degli ostacoli all’accessibilità per persone con funzioni motorie ridotte, e con il Decreto Ministeriale n. 236 del 14 giugno dello stesso anno. Mentre quest’ultimo si addentra in questioni prettamente tecniche, il primo dà alcune linee guida di principio. La più importante è rappresentata dalla cosiddetta solidarietà condominiale. Condomine e condomini devono favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche, o almeno non mettere in atto comportamenti che possano ostacolarlo. L’installazione di un ascensore può avvenire contro la volontà assembleare se finalizzata a superare ostacoli e fatta a proprie spese.

Quanto spazio serve per installare un ascensore

L’installazione stessa di un ascensore richiede spazio e mette dei limiti ai possibili progetti di ammodernamento di vecchi edifici. Le misure minime delle porte e del vano della cabina influenzano necessariamente l’ingombro complessivo dell’impianto. Le dimensioni nette del vano interno che ospita la struttura sono di 150 cm in larghezza e di 170 cm in profondità. Nel caso sia presente la cosiddetta “fossa”, cioè l’eventuale “extracorsa” prevista per motivi di sicurezza, la sua estensione dev’essere di 150 cm.

Normativa per ascensori: cosa prevede il D.M. 236/89

Il D.M. 236/89 stabilisce requisiti specifici per gli ascensori al fine di garantire l’accessibilità alle persone che si spostano grazie a una sedia a rotelle o ad altri ausili specifici. Ogni ascensore deve avere un sistema di porte automatiche dotato di dispositivi di sicurezza come cellule fotoelettriche o costole mobili, che arrestano e invertono la chiusura in caso di ostacoli. La cabina deve includere accessori essenziali quali citofono, campanello d’allarme, luce di emergenza e segnali visivi e sonori per indicare lo stato di allarme o l’arrivo al piano.

La normativa impone che il pavimento della cabina sia complanare con il pianerottolo e che l’area antistante la cabina permetta agevoli manovre con una sedia a rotelle. Nei paragrafi seguenti approfondiamo il dettaglio delle misure che un ascensore deve avere per rispondere ai criteri di inclusività della normativa.

Cosa dice la legge: porte dell’ascensore, cabina e tempi

Il D.M. 236/89 prevede che l’ascensore debba avere una cabina con dimensioni minime tali da permettere l’utilizzo da parte di una persona su sedia a rotelle. Inoltre, le porte dell’ascensore – cioè quelle della cabina e quelle del piano – devono essere automatiche e di dimensioni adeguate per consentire una fruizione agevole anche alle persone con disabilità.

La legge stabilisce anche che i tempi di apertura e chiusura delle porte debbano garantire un accesso comodo. Lo stazionamento della cabina ai piani di fermata deve avvenire con porte chiuse. Le bottoniere di comando devono essere utilizzabili da non vedenti e da persone sulla sedia a rotelle: il pulsante più alto, quindi, va installato a una distanza dal pavimento della cabina accessibile anche da seduti.

Dimensioni dell’ascensore: le misure minime secondo la legge

Negli edifici residenziali e non residenziali, la normativa italiana prevede differenze significative nella progettazione degli ascensori, principalmente per garantire accessibilità e sicurezza.

Qual è la giusta dimensione dell’ascensore in edifici non residenziali

Il Decreto Ministeriale del 14 giugno 1989, n. 236, al paragrafo 8.1.12, specifica che negli edifici di nuova costruzione non residenziali, l’ascensore dev’essere così dimensionato nelle sue componenti:

Cabina: profondità minima di 1,40 m e larghezza di 1,10 m.
Porta: luce netta minima di 0,80 m, posizionata sul lato corto.
Piattaforma di distribuzione: spazio minimo di 1,50 × 1,50 m davanti alla porta della cabina.

E negli edifici nuovi residenziali, quanto misura l’ascensore?

Negli edifici di nuova costruzione residenziali, invece, le dimensioni minime sono:

Cabina: profondità di 1,30 m e larghezza di 0,95 m.
Porta: luce netta minima di 0,80 m, posizionata sul lato corto.
Piattaforma di distribuzione: spazio minimo di 1,50 × 1,50 m davanti alla porta della cabina.

Dimensioni minime dell’ascensore in edifici esistenti

Un discorso a parte riguarda gli edifici preesistenti che necessitano di un adeguamento. Se non è possibile installare cabine più grandi, l’ascensore può avere le seguenti dimensioni minime:

Cabina: profondità di 1,20 m e larghezza di 0,80 m.
Piattaforma di distribuzione: spazio minimo di 1,40 × 1,40 m davanti alla porta della cabina.

Per quanto riguarda gli adattamenti di ascensori preesistenti, le porte dell’ascensore, di cabina e di piano, devono essere automatiche. Tuttavia, se non è possibile sostituirle, è consentito mantenere porte di piano a battente, purché dotate di sistema per l’apertura automatica. In ogni caso, le porte devono rimanere aperte per almeno 8 secondi e il tempo di chiusura non deve essere inferiore a 4 secondi.

Per ulteriori informazioni, ti invitiamo a contattare i consulenti di Millepiani Elevators: la migliore scelta, per un servizio qualificato, professionale e dedicato.

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